Semplificazioni: dichiarazione di voto dell’on. Ossorio

Decreto Semplificazioni: dichiarazione dell’On. Giuseppe Ossorio a nome del Gruppo Misto Repubblicani – Azionisti, 13 marzo 2012

Signor Presidente, Onorevoli colleghi, il decreto sulla cosiddetta semplificazione che viene in Aula per la definitiva approvazione è una scelta strategica che deve essere perseguita con coerenza ed incisività. Secondo l’OCSE una delle principali cause della debolezza del sistema Italia, in termini di competitività internazionale, deriva proprio dall’eccesso di complicazioni burocratiche e normative. Sempre con riguardo alla competitività, secondo un recente rapporto del World Bank Institute, l’Italia si pone all’87° posto su 183 Paesi ed al 25° posto su 26 Paesi dell’Unione europea. Non possiamo permetterci un ritardo del genere. In questo contesto, va chiarito, in particolare, il ruolo della Pubblica Amministrazione: se la intendiamo come deve essere intesa, cioè come un servizio al cittadino, bisogna intervenire sfoltendo la selva di adempimenti burocratici che attualmente pesano come un macigno sull’intero sistema Italia, una selva oscura per i cittadini italiani, che diventa indistricabile per eventuali investitori esteri.

Abbiamo bisogno di regole più chiare, meno numerose, capaci semplicemente per questo anche di diminuire quel potere discrezionale che si è generato proprio sulla complessità burocratica. Un semplice dato può essere utile: il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, ha stimato in oltre 23 miliardi di euro l’anno gli oneri amministrativi relativi alle procedure più rilevanti per le imprese. Un peso abnorme da cui dobbiamo liberarci.

Signor ministro, onorevoli colleghi, sappiamo che la produzione legislativa nel nostro Paese è particolarmente corposa, se a questa si aggiunge la produzione da parte delle stesse amministrazioni di ulteriori norme, il risultato non può che essere un vero e proprio ingorgo. Bisogna, perciò, fare chiarezza limitando definitivamente la continua produzione di norme da parte delle Pubbliche Amministrazioni, in particolare quando queste generano procedure non previste dalle Leggi.

In questo senso il presente decreto, su cui assicuriamo il voto positivo dei Repubblicani – Azionisti, va sostenuto, ma deve essere considerato come un primo passo di un cammino ancora lungo. L’impresa è il prossimo punto di attacco di una politica per l’Italia. Dobbiamo fare in modo che la Pubblica Amministrazione diventi, in particolare per le imprese, una risorsa ed un sostegno, non più, come spesso ancora accade, un ostacolo.